Secondo il Presidente nazionale Sna Claudio Demozzi sarebbe il lavoro degli agenti a contribuire positivamente alla raccolta, visto che i premi Danni registrano un 4,6% (per un totale premi raccolti di 10,2 miliardi di euro). “Si tratta - precisa Demozzi - del segmento nel quale gli agenti detengono la quota di mercato più rilevante tra i canali distributivi, a riprova dell’efficacia del canale agenziale rispetto a tutte le altre modalità distributive delle polizze, in Italia.
Quasi il 70% della raccolta premi Danni è intermediata dalle agenzie tradizionali, con punta di quasi l’85% per le polizze Rcauto”. A perdere terreno è il ramo Vita, che registra un calo dell'8,8% rispetto al primo trimestre dello scorso anno. I premi complessivi raccolti nel Vita si fermano ad € 27,3 miliardi. Hanno perso 1,5 Miliardi di premi Vita gli sportelli bancari e postali, hanno perso 770 milioni di premi Vita i consulenti/promotori finanziari.
Nel Danni, le “altre forme di vendita diretta” (telefoniche e internet) continuano a vedere ridimensionata la loro quota di mercato. L’iper-concentrazione del mercato nazionale continua a caratterizzare il mondo delle polizze nel nostro Paese: nel settore vita, le prime 10 imprese su 67 operanti detengono il 65% della raccolta premi complessiva; l’impresa più rilevante raccoglie il 19%. Nel settore Danni, le prime 10 imprese delle 128 operanti raccolgono il 59% del portafoglio totale.
“I dati continuano a confermare le nostre previsioni - commenta il Presidente Demozzi- e sono ben lontani dalle previsioni di alcune note società di consulenza che da anni pronosticavano tutt’altri scenari! Molte compagnie hanno inseguito obiettivi campati in aria, trascurando di rafforzare il legame economico e fiduciario con la loro vera risorsa fondamentale e cioè con le agenzie. Anche l’Associazione delle imprese (Ania) ha recentemente dimostrato i propri limiti di visione, interrompendo i lavori del Tavolo Sna/Ania per il rinnovo dell’Accordo Nazionale Agenti 2003, scaduto da tempo, perdendo l’importante opportunità di rinnovare, rafforzare il legame naturale con il principale canale distributivo e cioè con gli agenti. Non è negando i diritti consolidati degli agenti - ha concluso Demozzi - che l’Associazione delle imprese potrà dare nuovo impulso alla stretta collaborazione agenti-Imprese, essenziale per un reale sviluppo di questo settore economico, fermo ormai da troppo tempo”.
Fonte: www.snaservice.it